sabato 19 aprile 2008

"e si amarono l'un l'altro sospesi su un filo di neve"

"In verità, il poeta, il vero poeta, possiede l'arte del funambolo.
Scrivere è avanzare parola dopo parola su un filo di bellezza, il filo di una
poesia, di un'opera, di una storia adagiata su carta di seta.
Scrivere è avanzare passo dopo passo, pagina dopo pagina, sul cammino del
libro. Il difficile non è elevarsi dal suolo e mantenersi in equilibrio sul filo
del linguaggio, aiutato dal bilanciere della penna.
Non è neppure andar dritto su una linea continua e talvolta interrotta da vertigini effimere quanto la cascata di una virgola o l'ostacolo di un punto. No, il difficile, per il poeta, è rimanere costantemente su quel filo che è la scrittura, vivere ogni ora della vita all'altezza del proprio sogno, non scendere mai, neppure qualche istante, dalla corda dell'immaginazione. In verità, il difficile è diventare funambolo della parola."


Maxence Fermine, Neve, p. 89

4 commenti:

DR ha detto...

È una citazione davvero bellissima: descrive esattamente quello che deve essere la poesia, che alla fine è uno stato di vita, un modo di vedere la realtà che va al di là della realtà stessa, così da scorgere le sfumature, da notare il dettaglio insignificante dove gli altri riescono solo ad abbracciare l'intero. E, per giunta, rimanendo in equilibrio su quel filo sottile.

Ciao. Daniele

Liliana G ha detto...

Credo tu non possa non leggere "Neve" di Maxence Fermine ...

Liliana

DR ha detto...

L'ho letto d'un fiato. Potrai trovare una riflessione originata dal capitolo 3 su "Il canto delle sirene"

Grazie per la segnalazione.

Liliana G ha detto...

Risonanze condivise ...

http://cantosirene.blogspot.com/2008/04/cos-la-poesia.html

Liliana