mercoledì 24 gennaio 2007

Valori da vivere: le sfide della Bioetica

Interruzione volontaria della gravidanza o aborto:
quali percezioni, considerazioni e pensieri associ a questo tema?
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31 commenti:

Den4a ha detto...

...la scelta che si fà è nostra ma la vita che si spezza non lo è ...
non mi ritengo nè favorevole nè contraria all'aborto,ma semplicemente un' "analizzatrice di situazioni" e poi "opinionista".Secondo me non si può dire ASSOLUTAMENTE SI O NO, perchè si deve capire la realtà in cui nascerà la piccola vita che esiste all'interno di una donna.Nel caso in cui una ragazza venga stuprata credo che non sarebbe facile per lei crescere il figlio di una violenza subita e non potrebbe mai cancellare questo ricordo dalla mente anche se le ha dato una piccola creatura di cui occuparsi.Personalmente credo che i figli siano un dono bellissimo di cui nessuno dovrebbe essere mai privato ma penso sia molto più appagante condividere una nuova vita con una persona che si ama.Quindi in questo caso mi riterrei d'accordo;invece se fosse il caso di una donna sposata che subisce più volte un intervento abortivo e lo utilizza quasi come un metodo anticoncezionale in quel caso non credo sarei in grado di sostenere a pieno questa scelta.

linz 4A ha detto...

sono favorevole all'aborto.Ciò non significa che sono portatrice di una cultura della morte ma al contrario avere il massimo rispetto della donna,considerandola come persona e non solo come un contenitore biologico.non vuol dire considerare inutile una vita, ma anzi,proccuparsi che i bambini vengano al mondo totalmente desiderati,sicuri di trovare un ambiente che li accolga e li ami.
Non credo sia etico costringere le donne a partorire ,credo lo sia molto di più riconoscere che in ogni caso l'ultima parola spetta sempre alle madri.sinceramente l'idea di interrompere una gravidanza mi sembra molto brutta ma ci sono casi in cui una persona si trova di fronte ad un bivio ed è giusto che possa scegliere.

Stefy4d ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Lor4D ha detto...

secondo me bisognerebbe analizzare sempre caso x caso...non si può dare opinioni senza sapere la situazione che sta intorno alla ragazza incinta. Le ragazze devono essere libere d giudicare e non bisognerebbe influenzarle in alcun modo...Alla fine sono loro che devono accudire l'eventuale bambino quindi solo loro possono sapere se sono in grado di sostenere il cambiamento totale che comporterebbe la nascita di un figlio.

alb'89 ha detto...

penso che l'aborto sia allo stesso una cosa brutta e una bella. dipende dai casi. se una ragazza giovane rimane incinta e non è pronta per tenere un bambino penso che sia giusto che abortisca. d'altro canto si gioca con una vita umana. la decisione deve essere presa solamente dalla persona colpita da questo evento.

Chiara4D ha detto...

Non sono favorevole all'aborto..o per lo meno io non ne farei MAI uso!
Mi rendo conto che la scelta di crescere un figlio è una scelta importante che richiede una certa maturità e soprattutto responsabilità.
Credo però che nessuno abbia il diritto di annientare una vita, per quanto piccola sia. Mi è capitato di sentir dire: "Bon, ma tanto il bambino è piccolo, non soffre"...Non credo sia un discorso corretto..
Qui entra in gioco quello che è il concetto di vita...se io considero la vita un dono grande e importante non riuscirei mai e poi mai a "uccidere"(perchè questo è il termine da usare)un bambino innocente.
Ognuno deve prendersi le proprie responsabilità, anche se mi rendo conto che alcune volte è difficile, per motivi esterni (problemi coi genitori, violenze fisiche per esempio).
Io non abortirei mai, proprio per principio...Mi sentirei un'assassina e me ne farei una colpa per tutta la vita!

cecu zuly e laura 4d ha detto...

Riteniamo che la questione dell'aborto sia un problema molto delicato in quanto non vi è una stessa soluzione che possa essere applicata in ogni caso. Come ha detto den4a è comprensibile che una ragazza abortisca in seguito ad uno stupro poichè un eventuale bambino comprometterebbe la sua vita di ragazza, studentessa, etc. D'altra parte non si può ammettere un abuso dell'aborto dovuto ad un uso (o ad un non uso) sbagliato o superficiale dei metodi contraccettivi. rimane il problema di quando abortire; può essere considerata vita un feto di 3 mesi? questo quesito interessa da sempre più aspetti della società: dalla chiesa allo stato e benchè sia già stata promulgata una legge in merito la questione continua tuttavia a sollevare pareri contrastanti. Noi personalmente riteniamo che sia lecito abortire a tre mesi solo nelle condizioni che abbiamo già citato come l'aborto.

Irene4D ha detto...

Per quanto riguarda me stessa posso dire che penso che non mi sottoporrei mai ad un aborto in quanto penso che sia una mancanmza di responsabilità ma soprattutto umanamente, mi sentirei un'assassina. Nessuno ha il diritto di decidere della vita di un'altro. Perchè nonostante varie opinioni riconoscono l'embrione come persona solo dopo un determinato periodo, o addirittura (come anche giuridicamente) la riconoscono solo dopo la nascita, per me sarebbe comunque come uccidere.
Nonostante ciò non mi sento di essere sfavorevole all'aborto. Penso che per poter dare un giudizio su una certa situazione bisognerebbe viverla direttamente.
Perchè ogni persona ha il diritto di vivere dignitosamente,soprattutto i bambini, e non sempre questa dignità può essere procurata. Quindi far nascere una vita senza dignità potrebbe essere peggio che uccidere.
Inoltre gnuno ha il diritto di decidere per se: una gravidanza indesiderata non reca problemi solo al nascituro, ma anche alla donna, alla quale può procurare gravi conseguenze psicologiche, per non parlare poi di giovani ragazze.

deadoea ha detto...

secondo noi l'aborto è considerabile come omicidio.crediamo sia giusto che la madre si prenda cura del proprio figlio anche se molto giovane e senza il sostegno di un padre:+tosto d abortire,la madre potrebbe dare il proprio figlio ad una famiglia che abbia le capacità effettive ed economiche di proteggerlo ed accudirlo.Secondo noi è giusto che anche il feto abbia una giusta sepoltura:il bambino nase nel momento in cui l'ovulo viene fecondato,e non nel mmento in cui viene alla luce.

deadoea ha detto...

secondo noi l'aborto è considerabile come omicidio.crediamo sia giusto che la madre si prenda cura del proprio figlio anche se molto giovane e senza il sostegno di un padre:+tosto d abortire,la madre potrebbe dare il proprio figlio ad una famiglia che abbia le capacità effettive ed economiche di proteggerlo ed accudirlo.Secondo noi è giusto che anche il feto abbia una giusta sepoltura:il bambino nase nel momento in cui l'ovulo viene fecondato,e non nel mmento in cui viene alla luce.

vale ha detto...

Sicuramente è difficile parlare di aborto; legittimare il diritto di qualcuno di decidere della vita o della morte altrui è difficilmente accettabile.
Personalmente ritengo che spesso non si cosiderano tutte le scelte alternative alla morte prima di decidere di affrontare decisioni tanto gravi (e con gravi non si intende necessaiamente sbagliate).
Credo che bisogna prenere in esame quest'opzione solo in caso di malformazioni del feto infatti un bambino sano può essere dato per esempio in adozione...
(non ho potuto trattare in maniera sufficentemente approfondita la questione per mancanza di tempo)

Fede ha detto...

Penso che trovarsi in una situazione in cui l'unica via d'uscita sia abortire, sia una cosa orribile. Ritengo che la vita sia una cosa stupenda, e avere la possibilità di crescerla nel grembo, sia un dono ancora più meraviglioso. Tuttavia, in uno Stato democratico nel quale vige la dichiarazione universale dei Diritti dell’uomo, negare la possibilità di abortire ad una donna che ha già meditato questa scelta, sia ancora più doloroso della scelta stessa. Non sono favorevole all'aborto, ma ritengo che la possibilità di abortire sia una grande libertà, seppur immensamente carica di responsabilità, che non deve essere negata.

luc4c ha detto...

La mia intenzione non è di scaricare il contenzioso, ma l'aborto è un discorso personale, come più di qualcuno ha già fatto notare. In linea generale è corretto dare la possibilità a una donna di interrompere la gravidanza: seppur alcuni ritengono questo a livello sociale, sia una legalizzazione dell'omicidio. Credo in questo caso prevalga la libertà individuale sul discorso culturale e sociale. Concentrandoci sulla donna che decide per l'aborto, però sono necessarie alcune precisazioni. Innanzitutto, è lei colei che compiendo ragionatamente la scelta decide sulla sua vita, e fin qui tutto normale, ma decide anche perlomeno su un'altra esistenza che per il momento si trova in potenza di diventare vita. È in questo caso la madre che si fa garante degli interessi del nascituro, ma a questo punto c'è un chiaro conflitto di interessi, proprio quello che ha spinto all'aborto. Si chiede alla madre che decide di abortire pertanto di considerare gli interessi di suo figlio prima di prendere una decisione, ricordando che questi sono di vita o meno mentre i suoi riguardano solo la condotta di vita.

Sara4a ha detto...

Mi ritengo favorevole all'aborto perchè credo che sia un diritto decidere di interrompere una gravidanza se determinate condizioni la rendono difficile o se il bambino non potrebbe vivere in un ambiente adatto alle esigenze che richiede. Chiaramente dipende sempre dal caso. Certo non sono d'accordo con chi sfrutta l'aborto come comune metodo anticoncezionale, ma credo che per le ragazze vittime di uno stupro o per coloro che sono consapevoli del fatto che non potrebbero garantire un'esistenza serena al proprio bambino soprattutto se la gravidanza si presenta nel periodo adolescenziale,l'aborto sia una possibilità a cui pensare.

ale 4a ha detto...

Penso che sia un diritto della donna, ma non mi sento di dire se sia giusto abortire o no, bisogna pensare soprattutto al bambino alle possibilità che la madre gli può dare, e ai problemi che può avere, e non mi riferisco solo a quelli che secondo me possono essere causati dall’alternativa all’interruzione di gravidanza, ovvero dell’abbandono in orfanotrofio, ma anche alle malformazioni di cui un feto può soffrire. Se sono danni irreparabili e non consentono una vita dignitosa o quasi normale per il bambino non mi sentirei di condannare la madre....

Marco ha detto...

Da un lato potrei chiedermi "perchè non è giusto abortire?": ci sono un sacco di cose molto molto peggiori dell'uccidere un essere che non è dotato di capacità razionali. Siamo animali. Quante formichine e moscerini muoiono ogni giorno? E ancora, quanti persone nel terzo mondo, quante torture e uccisioni avvengono e nessuno sa niente?
:O

Il mio pensiero è che se tu ragazza resti incinta:
o sei nel caso disperato che non puoi tenerlo per una serie di questioni (famiglia,soldi..)
o il bimbo te lo tieni. Poi se non vuoi proprio la responsabilità è tua, io mi sentirei una merda.. e se il tuo amichetto se la da a gambe assicurati almeno una dolce vendetta.. sai dove tagliare. :(

Secondo me c'è troppo egoismo e poco spirito di sacrificio, al rogo quelle che hanno "diritto di essere donna" e ammazzano quello che sarebbe diventato loro figlio :)

Sardegna Indipendente

moka4a ha detto...

totalmente favorevole all aborto...credo nella libera scelta dll interruzione d gravidanza, ma solo se questa è una scelta ben meditata e cn motivazioni serie...m unisco ad altri dicendo che nn è comsiderabile cm un anticoncezionale, assolutamente, xke s parla della vita d un atrlo essere...quindi bisogna pensarci bene! e inoltre dipende molto dalle circostanze in cui avviene la gravidanza, e dalle persone coinvolte....cmq nn ritengo assolutamente condannabile chi effettua questa scelta.

Marco4c ha detto...

Non credo che l'aborto sia giusto o sbagliato, dipende dalla situazione che si viene a creare. La scelta è strettamente personale. Possono comparire vari fattori che portano alla decisione da prendere. Se per la ragazza e il ragazzo è impossibile tenere un bambino per questioni economiche o di altro genere credo che la scelta di questi ricada sull'aborto. D'altra parte l'aborto è la "soppressione" di una persona. Se l'aborto è strettamente necessario magari è abbastanza giustificato, ma se questo viene usato in maniera errata si può anche parlare di un atteggiamento egoistico e immaturo.

saretta_5c ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
saretta_5c ha detto...

Non mi sento del tutto in grado di prendere pozione rispetto al tema dell'aborto. Io credo che decidere se interrompere una gravidanza o meno sia cosa molto difficile,e che la scelta sia molto soggettiva. Intendo cioè dire che non si può dare un'opinione senza conoscere la situazione della ragazza che si trova ad affrontare questo problema (...ma si può davvero chiamare problema?!?); bisogna prendere in considerazione tanti fattori. Personalmente alla mia età ritengo che avere un bambino sia tutt altro che facile; la nascita di un bimbo dovrebbe essere la gioia più grande, ma come fa ad esserlo per una diciassettenne, che ha ancora tutta la vita davanti?!? Io lo vedrei più come un impedimento, un ostacolo... Tuttavia non sarebbe comunque facile decidere di abortire, in quanto nessuno è autorizzato a giocare con la vita... In definitiva ritengo che non si possa dare un "sì" o un "no" definitivo in quanto sia necessario valutare e considerare tante cose prima di prendere una decisione. Sono comunque del parere che sia giusto dare ad una donna la possibilità di scegliere, a patto che la scelta sia presa con criterio.

LorenzoCancellieri4C ha detto...

Un interruzione volontaria della gravidanza è; nel caso di manifesta impossibilità a tenere il nascituro (dettata da condizioni familiari inadeguate, scarse possibilità economiche, palese immaturità, etc etc), non solo giusta ma, a mio avviso, anche segno di maturità. In tal caso infatti la decisione risparmierà problemi non solo alla madre, ma anche al figlio (che rispettivamente: non conoscerà i parenti, forse anche il padre, farà la fame, dovrà crescere abbastanza in fretta da accudire lui sua madre, etc etc). Questo penso sia condivisibile e facilmente generalizzabile; per quanto riguarda invece la restante casistica, il discorso deve essere affrontato con minore pressapochismo.

adri4a ha detto...

A livello personale, sono fermamente contraria all'aborto... IO non potrei mai abortire perchè penso esistano pratiche alternative, come l'adozione, se una donna non può o addirittura non vuole prendersi cura di suo figlio. Non ha senso dire "il corpo è mio e me lo gestisco io" perchè è in gioco non solo la propria vita, ma anche quella di un bambino innocente.
D'altra parte, il vietare l'aborto non ne impedice la pratica, ma la rende anzi clandestina, costosa e pericolosa. A livello generale non è quindi giusto negare alle donne la possibilità di interrompere la gravidanza in condizioni igeniche e di sicurezza nettamente superiori rispetto a quelle in cui si troverebbero ricorrendo ad un aborto illegale.
La decisione di abortire non va certo presa alla leggera, considerandola magari come un diverso metodo anticoncezionale, ma una donna non può certo essere forzata ad una gravidanza.
Sta quindi al buon senso di ogni persona giudicare se spezzare una vita che poi sarà perduta per sempre è davvero l'unica soluzione. Ma, in questo caso, le donne devono essere tutelate e non giudicate "assassine" solo perchè non avevano alternativa.

alecs89 ha detto...

Sinceramente questo è un argomento talmente complesso che fatico a pronunciarmi in maniera chiara e "definitiva", anche se si tratta solo di esprimere un'opinione...penso però che a volte (o molto spesso, a seconda dei punti di vista...)le persone pensino alle conseguenze delle loro azioni solo dopo aver ,come si suol dire, "fatto la frittata". Perciò sono sicuramente a favore della possibilità di ricorrere all'aborto in situazioni "estreme", dove c'è una REALE necessità di dover ricorrere a tale pratica ma, a mio giudizio, bisogna stare molto attenti, poichè è sempre più utilizzato in maniera e in situazioni in cui non sarebbe necessario o auspicabile. Comunque deve rimanere la libertà di scelta dell'individuo, in questo caso la donna, che deve prendersi le sue responsabilità, anche se così difficili e penose.

Unknown ha detto...

Troverò sempre difficile parlare di aborto. Innanzitutto perché un giudizio positivo o negativo su di esso non solo comporta a un’analisi socio-economica del contesto dove il prossimo bambino nascerà, ma anche prelude un discorso teologico filosofico sulla concezione di vita umana. In linea di principio della mia etica cristiana condannerò sempre l’aborto come sottoforma di omicidio, purtroppo certe volte ludico, ma mi considerò sempre un ipocrita a riguardo per la mia incapacità fisica di vivere questo problema in prima persona. Penso assolutamente che l’aborto è un diritto che la donna deve avvalersi e non sta sicuramente a noi del membro di decidere su ciò. Inoltre vorrei anche considerare che queste scelte, che siano di vita e di morte, e queste affermazioni non devono sforare in una forma di panpsichismo indiano, perché in questo caso si rischierebbe nuovamente di confondere la difesa della vita e la difesa della vita umana, come è già successo qualche anno fa.

francescobernardini4c ha detto...

penso che, come in tutte le questioni etiche più spinose, non sia possibile generalizzare: è ovvio che se una ragazza è in gravidanza a seguito di uno stupro, non è certo come se una ragazza si dimentica di prendere le dovute precauzioni prima di un rapporto. Nel secondo caso non sono molto d'accordo su un eventuale aborto, ma allora bisognerebbe aprire un dibattito teologico-filosofico su quando inizia la vita.... dipende, ogni caso ha delle determinate condizioni socio-economiche che non possono essere ignorate.

Marco ha detto...

Assolutamente d'accordo con quanto ha detto Francesco Bernardini: ancora una volta le sue parole sembrano non appartenere all'umanità, cotanta la loro magnificenza in bellezza, efficacia e chiarezza. Ben fatto Sire

Gaia4a ha detto...

Io mi ritengo favorevole all'aborto, in quanto al momento se dovesse capitare a me opterei sicuramente per questa scelta senza pensarci troppo. Forse sembro una persona che non pensa al fatto che così facendo uccide una vita, ma altrimenti sorgerebbero troppi problemi, come il difficile mantenimento del figlio, la possibile mancanza del padre, traumi per la madre stessa se dovesse trattarsi di un figlio frutto di uno stupro. Sinceramente però non mi sento di dire di essere a favore o contro l'aborto. E penso comunque che abortire sia diffile quanto partorire.

Elena4a ha detto...

sono favorevole all'aborto in quanto la donna ha tutto il diritto di interrompere la gravidanza se le condizioni la rendono difficile...tutti dicono che non è giusto perchè sarebbe come uccidere una persona..ma pensiamoci bene, Se il feto presentasse malformazioni sarebbe giusto metterlo al mondo, sapendo in anticipo che dovrà vivere una vita di emarginazione, insoddisfazione, e non normale? Secondo me no, è soprattutto nell’interesse di quella futura persona che parlo, se una ragazza malata di aids fosse incinta e il figlio ereditasse il virus sarebbe giusto metterlo al mondo firmando la sua inevitabile condanna a morte? Una ragazza vittima di stupro? Non bisogna far pagare ad un innocente il malfatto di un'altra persona, ma che vita avrà questo bambino? E la madre come si sentirà guardando questo figlio? Penso il figlio sia il frutto dell’amore di due persone che sono coscienti e si sentono pronte ad affrontare la gravidanza, la nascita e la crescita di un figlio che in futuro diventerà parte della società. La donna è una persona con sentimenti e cervello, pertanto, è giusto che in merito all’aborto prenda le decisioni che ritiene più opportune, in quanto è lei che deve portare nel grembo la vita....

aliceesilvia ha detto...

ciao prof, siamo le sue 2 allieve preferite...
secondo me(alice), l'aborto è una cosa che deve esistere in italia; infatti io sono favorevole: xkè se una xsona fa uno sbaglio deve avere la possibilità di rimediarlo... xò io nn stò dicendo che avere un figlio/a è uno sbaglio!!!!!
xò se certe xsone abortiscono magari in un secondo momento se ne pentono e hanno dei rimorsi... xò potrebbero prendere delle precauzioni.....
quindi io sono favorevole e sn del parere che in italia ci debba essere.
secondo me (silvia),io non sono daccordo xkè è come uccidere un'altra persona...certo è sicuramente meglio abortire che abbandonare un figlio...xò ora si possono anche lasciare i bambini in affidamento all'ospedale o delle associazioni...comunque se una persona sa di non volere un figlio dovrebbe prendere le giuste precauzioni...
ciao ciao

Flora ha detto...

Sicuramente è difficile parlare di aborto e prendere una decisione netta.
Anche se sono contraria, forse perchè se mi trovassi io in una situazione del genere non avrei mai il coraggio di farlo, penso che non sia giusto criticare chi preferisce prendere questa se pur brutta decisione.
Infatti bisognerebbe analizzare caso per caso e da un certo punto di vista se non si è in grado di fare i genitori o comunque se non si ha la possibilità di farlo è meglio così, piuttosto che mettere al mondo una creatura che poi risentirebbe di tutto questo.

FTo ha detto...

L'aborto non è un gioco.
Di scuro è una scelta ragionata e non un modo per finire una gravidanza indesiderata.
Per parlare in proposito bisogna avere le nozioni necessarie,e con ciò intendo una seppur minima documentazione...personalmente,vedere ciò che viene estratto dal ventre materno non è stata una passeggiata...anche se può essere difficile da credere,quell'essere(già umano o non ancora degno di essere chiamato tale?)ha tutte le caratteristiche di una persona in miniatura...con che coraggio una donna uccide una...creatura simile??
Non mi ero mai documentata in proposito,ma dopo questi "approfondimenti" credo che non sceglierei l'aborto anche in condizioni di difficoltà...sarà l'istinto materno che si fa vivo,ma ci penserei parecchie volte!!!