
Destinatari:allievi I A
Dopo aver riflettuto sulle domande proposte nella scheda che ti è stata data in classe, scrivi un breve commento (massimo 70 parole) con le tue considerazioni entro il giorno sabato 24 marzo 2007.
Prendersi del tempo per assaporare tutto ciò che ci ha incontrati ... in qualsiasi luogo, in qualsiasi momento, per qualsiasi motivo ...
Trova il tempo di pensare
Trova il tempo di pregare
Trova il tempo di ridere
È la fonte del potere
È il più grande potere sulla Terra
È la musica dell'anima.
Trova il tempo per giocare
Trova il tempo per amare ed essere amato
Trova il tempo di dare
È il segreto dell'eterna giovinezza
È il privilegio dato da Dio
La giornata è troppo corta per essere egoisti.
Trova il tempo di leggere
Trova il tempo di essere amico
Trova il tempo di lavorare
E' la fonte della saggezza
E' la strada della felicità
E' il prezzo del successo.
Trova il tempo di fare la carità
E' la chiave del Paradiso.
(Iscrizione trovata sul muro della Casa dei Bambini di Calcutta)
Non solo dunque si apprende soltanto ciò che fa senso, ma ciò che fa
veramente senso per se stessi lo si apprende ovunque, in qualsiasi modo e in
qualsiasi momento, indipendentemente dalle intenzioni di chi ci accompagna lungo
il cammino tortuoso e imprevedibile dell'apprendere.
Solo che, in un senso o nell'altro, il senso dell'apprendere non ha senso
se non a posteriori.(A. Munari)
20 commenti:
Ritengo opportuno pensare che la nella nostra società la religione ha un ruolo ormai marginale e poco influente.
Si sente sempre più spesso parlare nella società di laicismo, sponsorizzato soprattutto dalla parte più estrema della nostra politica.
Questa politica così radicale di rinnegazione della religione da parte di una forma di governo non fa altro che aggiungersi al dilagante rifiuto dello spirito religioso che è molto diffuso nei giovani d'oggi.
Io penso che al giorno d'oggi i giovani sono poco coinvolti nell'ambito religioso, sviati soprattutto dai ritmi incessanti e veloci della nostra società, e non trovano più nella religione un punto essenziale della propria vita sociale e spirituale.
Cari ragazzi, so che è difficile esprimere un'opinione su un tema che forse non vi coinvolge molto ma apprezzerò molto il vostro sforzo!
Buon lavoro
Secondo me l' indifferenza religiosa tocca soprattutto i ragazzi di oggi.Molti ragazzi cattolici vanno a Messa solo a Natale o a Pasqua o per alcuni Sacramenti.A volte non fanno religione a scuola e non gli interessa niente di Dio e spesso lo disonorano.I ragazzi di oggi sono attratti dalla tecnologia e dalla società che mette Dio un po' troppo in disparte.
Secondo me non vi è una grande ricerca di spiritualità nei giovani di oggi: a molti non interessa niente.Pochi sono coloro che appartengono a gruppi religiosi(oratori,salesiani,ecc.) che sono collegati alla Chiesa.
L'indifferenza religiosa al mondo d'oggi tocca in modo particolare i ragazzi, ma anche gli adulti. Un esempio è che spesso ci limitiamo ad andare a Messa solo in occasione di festività oppure alcuni ragazzi non partecipano alle ore di religione a scuola.
Essa infatti ha un ruolo poco influente nella società moderna. I giovani non si interessano alla religione e non cercano la loro spiritualità fuori dai confini della Chiesa in quanto al giorno d'oggi sono troppo presi dalla società, mettendo così in disparte Dio.
Anche secondo me l'indifferenza religiosa tocca i ragazzi di oggi, infatti quest'ultimi, molte volte, sono più interessati alle cose materiali piuttosto che a quelle spirituali. Ad esempio possono rivolgere maggior interesse verso i soldi e tutti i suoi derivati come i cellurari, i giochi ed i divertimenti. Inoltre la televisione e gli stereotipi che essa dà non contribuiscono a migliorare la situazione. Emblemi della situazione appena illustrata sono sempre più spesso sui giornali: si sente di gente che si uccide, che ruba anche nelle stesse chiese e che si picchia solamente per uno sport, cose che un cattolico credente non dovrebbe neanche mai pensare, anche se di questi tempi le cose sono grandemente cambiate. Per me inoltre non vi è una grande ricerca di una spiritualità nei giovani d'oggi,in pratica loro non se ne interessano, per loro conta solo la propria vita e come renderla più facile e divertente possibile.
Secondo il mio parere l'anoressia dell'anima riguarda molte persone, sia giovani che adulte. Forse ai ragazzi interessa meno la religione rispetto agli adulti e alle persone anziane anche per i modi di vita diversi.
Io credo difatti che i giovani d'oggi vengano istruiti alla religione in modo superficiale, e che riti come la comunione e la cresima vengano considerati più tradizioni che riti svolti per interesse personale.
Inoltre in molti casi capita che non solo i ragazzi, ma anche gli adulti vadano a Messa unicamente in occasioni festive come la Pasqua oppure il Natale, anche senza capire il significato di tali festività.
Succede così che la religione non sia nei principali interessi della comunità odierna, che piuttosto che dedicarsi al culto dello spirito prefrisce svolgere attività che comportino profitto o svago.
Io credo che l’indifferenza religiosa riguardi principalmente i giovani:molti infatti vanno a Messa per “star bene”con la propria coscienza o per tradizione e spesso solo nelle festività più importanti come ad esempio Natale,Pasqua…
Non penso che loro credano veramente in Dio e che ci sia una ricerca della spiritualità entro o fuori i confini della Chiesa,forse semplicemente non gli interessa affatto.
Secondo me questa indifferenza è dovuta al cambiamento della società rispetto a quella che era anni fa: l’educazione era molto più rigida e la società aveva altri ritmi, che forse erano anche più incentrati su Dio e sulla religione.
Comunque la religione al giorno d’oggi ha un ruolo poco influente sulla società e si tende sempre di più a lasciarla in disparte .
Secondo me l'indifferenza religiosa è molto diffusa al giorno d'oggi, specialmente tra i giovani. C'è da notare, però, che anche gli adulti si comportano allo stesso modo, cioè lasciano Dio in disparte, e questo è un cattivo esempio per le generazioni future. La società è molto cambiata in questi anni: la vita è frenetica e le persone hanno molti impegni. Per questo si tende a lasciare in disparte la religione perchè non si ha molto tempo per dedicarsi a Dio. Secondo me la comunione e la cresima sono sentiti come un obbligo per i giovani e non come tappe fondamentali della loro formazione e crescita personale. Penso che tutto questo non sia colpa dei ragazzi stessi, ma del mondo in cui vivono che sta cambiamdo, purtroppo in un verso non molto giusto e corretto.
Oggi l'indifferenza religiosa tocca moltissimi ragazzi, e non solo, della nostra società, che vedono la religione come un obbligo o un' abitudine.
Secondo me, ci sono persone che si definiscono "cristiani" solo per non interrompere una tradizione o per non sentirsi diversi dagli altri...Ma che cristiano è, uno che non partecipa attivamente alla vita cattolica e non segue i suoi insegnamenti??
L'indifferenza religiosa...un fenomeno dei nostri tempi che caratterizza lo spirito e il modo di pensare di giovani ed anziani. Secondo me, tutto ha inizio con il benessere sociale che ha portato le persone (soprattutto quelle dei paesi più ricchi) ad abbandonare il Credo non solo Cristiano ma anche di altre religioni, spesso sono le persone meno fortunate che si dedicano ad un essere superiore forse per ricevere qualche grazia o qualche aiuto per un futuro migliore al contrario le altre non hanno bisogno di niente e rifiutano anche l'aiuto spirituale che un Credo può dare.
Il disinteresse per la propria religione può essere dovuto per vergogna di farsi vedere che ci si reca a messa...”non vado perchè non ho tempo da perdere per quelle cose e se andassi non cambierebbe niente, allora evitiamo!”...io posso essere anche d'accordo con chi non frequenta gli incontri e non ci va né a Pasqua né a Natale ma chi invece a Pasqua e a Natale c'è sempre e per il resto dell'anno deserto...io non lo capisco proprio, forse ci va per far vedere il nuovo vestito o il nuovo paio di scarpe che si è comprato per l'occasione...insomma ognuno è libero di fare quello che vuole e se rinuncia a delle opportunità e aiuti che si possono ricevere, non lo invidio per niente.
A mio parere il clima odierno di indifferenza religiosa tocca soprattutto i ragazzi, ma anche gli adulti. Un esempio palese è che noi giovani spesso ci limitiamo ad andare a messa solo in occasione di festività (Natale, Pasqua,ecc…). Inoltre vi è un gran numero di ragazzi che non partecipa alla dottrina religiosa nelle scuola e quindi pongono Dio sempre al secondo posto o addirittura non ci pensano nemmeno. La religione difatti ha un ruolo poco influente nella società moderna, impegnata da una realtà fatta di cose materiali piuttosto che spirituali. Sono convinta, però che la persona che vuole crescere in modo maturo e responsabile deve coltivare tutte le sue dimensioni (affettiva, sociale, culturale, morale ecc…), compresa quella spirituale e religiosa.
Sono del parere che l'argomento "religione" è uno dei più personali e privati che ci possano essere.. quindi non ritengo opportuno esprimere dei giudizi al riguardo, visto che il mio parere conterebbe assai poco dato che la maggior parte dei giovani d'oggi vivono la preghiera come un obbligo imposto dai catechisti o dai genitori più che come un piacere..detto questo non saprei proprio che aggiungere anche se il mio intervento potrebbe risultare banale e ripetitivo..ma è proprio questo dell'anoressia religiosa un fenomeno che si ripete..un fenomeno che coinvolge una vasta fascia di popolazione..un fenomeno destinato a perdurare e a svilupparsi nel tempo se non si decide di intervenire con opportuni mezzi.
secondo me il clima di indiffernza religiosa coinvolge i ragazzi di oggi. Sopratutto perchè le persone cercano risposte in una società più concreta e non in un possibile dio che vive "lassù". Infatti la società si sta trasformando, grazie alla scienza e ad altri fattori, diventando più materialista e realista.
Nei giovani esiste anche una riceca di spiritualità al di fuori della chiesa, infatti più spesso si tende a confidare nelle persone, negli amici, nei genitori, piuttosto che in dio. Molto spesso i ragazzi vengono anche poco coinvolti in ciò che riguarda dio, distraendosi piuttostò con gli attuali ritmi di vita, la tecnologia, lo svago e non sentono la necessità dalla ricerca di una prpria spiritualità. Con ciò non considerando la religione come punto fermo della propria vita ignorandola quasi del tutto.
I ragazzi di oggi non trovano piu il tempo per riflettere su tematiche importanti riguardanti l' esistenza e legate
alla religione in quanto considerano importanti il divertimento e i beni materiali. I sacramenti sono solo eventi
"di facciata" che si fanno per omologarsi al resto della comunità. Nemmeno i testi sacri sono tenuti in
considerazione mentre potrebbero essere un modello da seguire che ci guida nella vita di tutti i giorni e nei nostri
rapporti con gli altri.
Penso che il problema principale di questo allontanamento di noi giovani dalla chiesa, sia sopratutto della chiesa stessa. Troppo chiusa secondo me in dogmi e leggi troppo arretrate. Siamo una generazione ormai abituata a delle risposte immediate. In questi tempi di consumismo globalizzato, e del "tutto subito" diventa quasi immposibile un credo: "la ricompensa verrà dopo". Una piccola soluzione potrebbe essere che i rappresentanti della chiesa dovrebbero con l'aiuto dei media, avvicinarsi maggiormente alle problematiche giovanili: non dico di un reality in un moastero ma quasi. La chiesa dovrebbe dare aiuto e risposte ai giovani che ne hanno bisogno, senza però chiudersi in falsi moralismi ma aprendo veramente il cuore.
Secondo me, i ragazzi d’oggi non continuano a seguire il cammino richiesto dalla chiesa perchè questo comporta delle rinunce dettate dalle diverse regole che devono essere seguite.
Il credere in qualcosa di astratto, non concreto,che non porta a dei benefici visibili in questa società così materialista viene considerato in qualcosa di troppo impegnativo e viene “scartato ”.
Molte volte non avendo delle basi sicure su cui contare a causa delle molteplici situazioni che si possono osservare in questa società come: genitori separati, famiglia allargata... può creare nel ragazzo un senso di smarrimento che il ragazzo tenta di superare orientandosi verso altri interessi(sport,discoteche...).
Lo stesso esempio dato dai genitori crea al ragazzo dei dubbi sulla vera importanza di seguire la religione cristiana.
I ragazzi che vanno a messa, vengono, a volte considerati “diversi” rispetto ai coetanei.
Guardandomi attorno vedo che questa indifferenza religiosa viene compensata con il volontariato laico dove non ci sono regole e imposizioni.
I ragazzi di oggi non sono più interesati alla religione. Anzi, a volte loro la ignorano perfino.
La colpa va data anche hai ritmi frenetici della società di oggi.
Molti ritengono di essere atei senza neanche sapere cosa voglia dire essere atei.
Forse la colpa e anche della nostra chiesa molto rigida.
Una soluzione per avvicinare i giovani sarebbe a riaprire gli oratori dove i ragazzi si possano incotrare e scambiarsi opinioni su la religione e le sue sfacettature.
L'indifferenza religiosa è un fenomeno molto diffuso soprattutto
tra i giovani, i quali preferiscono le cose materiali come il denaro o tutto cio che si può comprare con esso.Infatti negli ultimi tempi il laicismo si è diffuso velocemente in quanto la società attuale non lascia il tempo di praticare una religione.Penso che ultimamente anche la scienza e le sue scoperte influenzano le persone in modo tale da rifiutarsi di credere a un Dio.
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