
Che cosa ci spinge nel pensiero e verso dove, a sua volta, il pensiero ci spinge?
Mai verso degli "oggetti", e nemmeno verso dei "soggetti" - ma sempre verso delle cose:
ossia delle presenze.
Le presenze sono misteriose, si sottraggono all'approccio,
anche se noi possiamo giungere in loro prossimità.
Il più vicino possibile, tocchiamo e siamo toccati:
la cosa si è ritratta e poi si è di nuovo tesa verso di noi.
Si è formata una breccia nell'essere o nella sostanza.
La breccia è fatta di parole.
Le parole portano lo slancio delle cose verso di noi, di noi verso di loro.
A dispetto di tutti gli ostacoli e di ciò che continua a sottrarci il mondo, qualcosa viene ancora.
J.-L. Nancy, Il fervore della parola,
in Narrazioni del fervore. Il desiderio, il sapere, il fuoco, 2007
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